Le virtù della curcuma, in particolare della curcumina, sono poliedriche: la curcumina esibisce proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antivirali, dimostrando efficacia terapeutica anche in numerose malattie croniche. Da sola, o in associazione con altri agenti terapeutici, la curcuma ha offerto anche un potenziale terapeutico in alcune forme di tumore. Nonostante queste proprietà, l'utilizzo clinico della curcuma è spesso limitato, a causa della scarsa biodisponibilità orale, dovuta principalmente alla sua bassa permeabilità intestinale e all' intenso metabolismo epatico. Per superare queste limitazioni sono state messe a punto diverse strategie farmacocinetiche, tra cui l'associazione con molecole che agiscono come attivatori per il suo assorbimento, denominati bioenanchers. Tra questi ci sono la piperina, la quercitina, la genisteina, il resveratrolo e l'EGCG del tè verde (anch' esso ricco di importanti proprietà). Tutti questi, con meccanismi diversi, forniscono un aiuto per aumentarne la disponibilità e sfruttarne le importanti proprietà.